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ELIGIO DELLA MARRA E LA FONDAZIONE DEL CONVENTO

Manifestando la Vergine molti miracoli, grande fu il concorso dei popoli circonvicini ed allora fu che Eligio della Marra (Feudatario del posto), Conte di Aliano, Principe di Stigliano, nonché possessore delle terre di Sant'Arcangelo, Roccanova, Guardia, Gallicchio, Gorgoglione, Accettura, uomo devotissimo, pensò di edificarvi un convento, ed ottenuto dal Pontefice Sisto IV il Breve, il permesso, edificò un convento, per gli osservanti, capace di contenere 23 frati. Eligio della Marra, feudatario della zona era uomo devoto alla Madonna poiché, secondo la leggenda, aveva ucciso un gran drago, che infestava le campagne di Gannano, e nell'ora del pericolo corso per combatterlo, aveva invocato la Verqine di Orsoleo, in onore della quale poi eresse il monastero.
Questa è la leggenda; Storicamente é certo che il convento di Orsoleo fu fondato per volere del Conte Eligio della Marra, che costrui anche il convento si Sant'Antonio da Padova di Stigliano.
La famiglia della Marra, una delle piu' nobili del Regno di Napoli era originaria di Barletta. Il primo membro di questa famiglia che ebbe il feudo, cui apparteneva SantArcangelo fu Guglielmo, figlio di Risone della Marra signore di Barletta.
Guglielmo nel 1283 risulta padrone del feudo. Per quanto riguarda il ramo lucano dei della MARRA la discendenza è la seguente; a Guglielmo succedette il figlio Niccolò (che ebbe a lottare con i Gattini ci Barletta) a Niccolò successe Eligio I, quindi Jacopo. a Jacopo, Guglielmo Il che ebbe il titolo di conte di Aliano.
Guglielmo II sposò Polissena Sanseverino, appartenente alla famiglia piu' importante. del Regno di Napoli.
Da questo matrimonio nacquero Eligio II, Berardina e Luigi quest'ultimo mori ancora giovane. Eligio II alla morte del padre (1480) dovette pagare la somma di 20.000 ducati -per avere l'intestazione del feudo-. Eligio fu celebre, ai suoi tempi, per ricchezze e magnificenza, ma all'inizio dovette lottare molto per venire in possesso dei suoi beni, perché non aveva sposato una donna del suo rango, (CIANCIA CARACCIOLO), Eligio II non ebbe figli. Eligio fu grande e magnifico Signore, sensibile alla società dell'epoca, a lui si devono riforme importanti del feudo, quali la riforma scolastica e sanitaria. Abitò in un palazzo ampio che restano ancora le rovine -Mura dei Giardini-, in territorio di Sant'Arcangelo , qui con ogni probabilità, doveva trovarsi la grande -Cavallerizza- che diverrà celebre in tutto il Regno per l'allevamento dei cavalli. Alla sua morte 1517 fu sepolto nel convento di Sant'Antonio da Padova di Stigliano dove era già sepolta sua moglie.

Autore: Cartello esposto nel Santuario di Orsoleo

 

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